STORIA
FABIO MARZOLLA
IL SISTEMA CURTENSE
Dal IV al IX secolo grandi invasioni barbariche si abbattono sull'Europa centro-occidentale. Sotto il loro primo impatto l'Impero romano si spezza. Nel 395 l'imperatore Teodosio lo divide in due aree, una occidentale e una orientale, governate da due distinti sovrani. La parte orientale resiste molto più a lungo: ha la sua capitale a Bisanzio-Costantinopoli; assume le forme di un Impero autonomo (Impero bizantino); ha un dominio territoriale centrato sui territori che circondano il Mar Egeo; ha un'estensione geopolitica mutevole. La parte occidentale, invece, cede subito.Nel 476 Odoacre, un capo militare di origine germanica, depone dal trono l'imperatore romano d'Occidente Romolo, provocando il crollo definitivo delle istituzioni imperiali nell'area occidentale.
 
L'EUROPA CENTRO-OCCIDENTALE NELL'ALTO MEDIOEVO
Il paesaggio sociale, economico e istituzionale costruito nei secoli dall'Impero romano ne esce sconvolto. Le famose strade romane sono state devastate e le città dell'Impero saccheggiate. Molti hanno cominciato a pensare che le città siano il posto peggiore in cui vivere, e per questo motivo si sono rifugiati in campagna. È da questa dinamica che prendono forma due tratti essenziali dell'Alto Medioevo:

la ruralità, cioè il fatto che la popolazione europea è prevalentemente dispersa nelle campagne;

la costante diminuzione della popolazione, che colpisce soprattutto le aree urbane.

Ma anche in campagna le cose non andranno meglio: la diminuzione globale della popolazione significa che pure lì ci sono pochi uomini che controllano la terra.

 
LA CURTIS

In questo quadro di crisi generale, le aziende agricole che sopravvivono diventano i centri essenziali della vita economica e sociale. Sono aziende che si organizzano in una forma che è stata definita curtense, da curtis. Nella curtis la proprietà terriera è divisa in due parti:

La pars massaricia, che è frazionata e affidata a contadini liberi con vari tipi di contratti di affitto; l'affitto di solito è pagato in natura, cioè cedendo al signore una quota dei beni coltivati

La pars dominica, che è l'area più vicina alla residenza padronale. Quest'area è gestita direttamente dal signore ed è coltivata da servi che ricevono da lui vitto e alloggio.

Il sistema curtense ha come obbiettivo economico primario l'autosufficienza: ovvero, la produzione dei beni agricoli deve bastare alla sopravvivenza degli abitanti del caput curtis, cioè del villaggio dove ha sede la dimora del signore. Sono soprattutto i signori che possono gestire questo surplus. I beni agricoli coltivati ​​nella pars dominica, o pagati dai contadini della pars massaricia come affitto, vengono accumulati nei magazzini del signore.